In Australia e Nuova Zelanda, il 25 aprile è l’ANZAC Day, solennità in cui si ricordano i caduti di guerra. La data prescelta è quella che vide l’inizio, nel 1915, della sanguinosa Battaglia di Gallipoli.
Il 25 aprile 1945, il CLN lanciava l’ordine di insurrezione generale contro le truppe nazifasciste. L’episodio è visto come l’atto supremo della Resistenza e, di conseguenza, in quella data festeggiamo la Liberazione.
Trent’anni prima, tuttavia, c’era stato un altro 25 aprile altrettanto importante per la storia. In questo giorno del 1915, infatti, cominciava la battaglia di Gallipoli. Si tratta di uno degli scontri più memorabili della Grande Guerra, che impegnò per quasi un anno le truppe ottomane da un lato e quelle dell’Intesa dall’altro.
Tra queste ultime figuravano gli ANZAC, acronimo di Australian and New Zealand Army Corps, in italiano “Corpi d’armata australiani e neozelandesi”. Costoro si batterono con tanta determinazione che, ancora oggi, la vicenda di Gallipoli rappresenta un momento di cementificazione dell’identità nazionale dei loro Paesi. In loro memoria, il giorno in cui essi ricordano i propri caduti in guerra è proprio il 25 aprile, battezzato ANZAC Day.
Indice dell'articolo
La battaglia di Gallipoli
Gallipoli è il nome anglicizzato di una penisola situata nello stretto dei Dardanelli. Su richiesta russa, le truppe inglesi e francesi avviarono, già nel febbraio del 1915, intensi attacchi per occupare il vitale passaggio.
Se ci fossero riusciti, avrebbero potuto minacciare la stessa capitale ottomana, Costantinopoli, e probabilmente costringere il nemico alla resa. Dopo alcuni mesi inconcludenti, l’operazione principale cominciò, per l’appunto, il 25 aprile. Si trattò del primo assalto anfibio della storia. I siti prescelti furono due: il contingente anglo-francese prese di mira Capo Helles, sul versante meridionale della penisola, mentre gli ANZAC sbarcarono nella baia di Gaba Tepe.
Il successo sperato, però, non arrivò. Trincerati nelle loro posizioni, gli Ottomani riuscirono a resistere per mesi. Lo stallo si protrasse fino a dicembre, quando il governo britannico autorizzò infine l’evacuazione.
La campagna fu un totale fiasco: il fronte dell’Intesa perse quasi 50mila uomini. Soprattutto, la valorosa difesa ottomana ebbe l’effetto di rinvigorire il morale dei combattenti di quell’Impero morente. Tra i comandanti vittoriosi figurava anche Mustafa Kemal, che sarebbe poi diventato il padre della Turchia moderna con il nome di Atatürk.
Anche i corpi ANZAC, tuttavia, si batterono con grande fierezza. In loro onore, Gaba Tepe fu ribattezzata “Anzac Cove”.
L’ANZAC Day in Nuova Zelanda
Il primo riconoscimento dell’ANZAC Day in Nuova Zelanda arrivò dopo solo cinque giorni, il 30 aprile 1915, quando la notizia dello sbarco raggiunse il Paese. Il governo proclamò mezza giornata di festa. Le commemorazioni si ripeterono un anno dopo, nel 1916, a guerra ancora in corso. Si trattò del primo ANZAC Day ufficiale. La solennità è durata fino ai giorni nostri, assumendo connotazioni di volta in volta diverse.
Nei primi anni in cui si tenne, ad esempio, era una festa di stampo mrcatamente patriottico. Oggi, invece, ha una funzione maggiormente commemorativa ed è dedicata, più in generale, a tutti i caduti di guerra.
Ciò nonostante, vi sono ancora giovani per i quali tornare su quella penisola il 25 aprile è una sorta di rito di passaggio. Gallipoli, infatti, è da molti considerata come la fondazione di un’identità nazionale neozelandese distinta.
Nel corso degli anni, l’ANZAC Day è stato anche l’occasione per dibattere di temi come il ’68, l’energia nucleare, i diritti delle donne. La sua importanza non è mai scemata, nonostante la scomparsa, nel 2003, dell’ultimo veterano neozelandese della Grande Guerra.
Come recita, infatti, il sito ufficiale del Governo:
L’ANZAC Day gode di una partecipazione insolita in un Paese dove i riti pubblici emozionali sono, altrimenti, assenti. La data ha ancora una funzione commemorativa tradizionale ma sta anche diventando, per sempre più persone, un’opportunità per discutere su cosa possa voler dire essere un neozelandese.
L’ANZAC Day in Australia
La tradizione australiana dell’ANZAC Day è parimenti importante. Quando scoppiò la guerra, l’Australia era una nazione federata da solo 13 anni. Nel corso del conflitto, essa perse quasi 60mila uomini. L’impatto emozionale sul giovane Stato fu fortissimo.
Come per i neozelandesi, anche gli australiani osservarono il primo ANZAC Day già nel 1916. Nel 1927, ogni Stato della federazione osservò una qualche forma di solennità pubblica. Le celebrazioni si tengono ancora oggi e cominciano, solitamente, all’alba, l’ora in cui fu lanciato l’assalto a Gaba Tepe.
Per gli australiani, l’ANZAC Day è la data che spinge a riflettere sul significato della guerra. In questa accezione, pare proprio che il loro 25 aprile non è poi così diverso dal nostro.
Francesco Robustelli
FONTI
L’immagine di copertina è ripresa da www.askideas.com