Grey’s Anatomy è arrivato ormai a metà dell’undicesima stagione e nonostante Shonda riesca a renderlo sempre così avvincente, molti dei suoi appassionati sono ancora incapaci di accettare l’assenza di Cristina Yang.
E’ come quando perdi qualcuno e segue la fase della negazione, quella fase in cui rifiuti che quella persona non ci sia più nella tua vita.
In uno show dove siamo stati abituati a tutto, agli avvenimenti più estremi, a sopperire un personaggio con un altro e a non sentirne la mancanza, Cristina Yang è riuscita a diventare insostituibile, a rendere così forte la sua assenza tra i corridoi del Grey – Sloan Memorial Hospital.
“Ho bisogna di una persona, che stia al mio fianco e ci creda”.
Chi non ha pensato a Cristina nelle parole disperate di Meredith? Ogni parola che esce dalla bocca degli ormai protagonisti “superstiti” ci ricorda lei.
Alla scoperta di Cristina Yang
Cosa abbia mai potuto fare una Cristina Yang tanto da farci innamorare di lei e pretendere il suo ritorno?
Cristina Yang, era un uragano, un uragano di bellezza, intelligenza, coraggio, che ti travolge e ti lascia a bocca aperta, troppo stupefatto da poter credere nell’esistenza di una persona così.
‘Have some fire. Be unstoppable. Be a force of nature. Be better than anyone here, and don’t give a damn what anyone thinks. There are no teams here, no buddies. You’re on your own. Be on your own”.
E’ la persona più forte che si possa mai incontrare, spietata più di un serial killer, insensibile tanto da essere considerata un robot dai suoi colleghi… ma in realtà una persona così fragile, da sentire tutto in modo più amplificato quando soffre.
Cristina è grandezza. Si, grandezza in tutto quello che fa, ma soprattutto nel suo lavoro. Una tenacia tale da renderla l’avversario più temuto che ci sia, il chirurgo più determinato con cui competere.
“Avevo una cameriera una volta! E’ scappata piangendo”.
Cristina è casinista, non è per niente il prototipo di donna di casa. Più che altro si può paragonarla ad una casalinga disperata. E’ l’esatto esempio di donna in carriera, il cui pensiero a fine giornata è di essere nata per la sala operatoria.
“Ho provato una tale gioia, oggi… in quella sala operatoria al buio. Potevo sentire il flusso del sangue muoversi, sapevo esattamente cosa pensava il muscolo cardiaco e mi sono resa conto dopo che io mi sento sempre così. Io sono nata per la sala operatoria”.
Nonostante possa sembrare un personaggio freddo, calcolatore, a volte anche un volto apatico, in realtà è uno di quei personaggi che, nel bel mezzo della puntata più catastrofica che ci sia, riesce a strappare un sorriso, anche se forzato.
La sua ironia non ha eguali. La sua intelligenza, legata al suo sarcasmo le permettono di schernire qualsiasi persona con classe.
E’ il classico tipo di persona che ha sempre la parola giusta al momento giusto. E’ impossibile trovare la Yang senza la risposta pronta.
Una donna molto più che ordinaria
“Va bene qualcuno a cui non importa cucinare o uscire dal letto durante i giorni festivi. Qualcuno che dorme in totale silenzio e pace… Che devo controllare il polso, a volte.
Qualcuno che ha sofferto. Capisco il dolore.
Il punto è che non dovevo dire una parola perché lei… Lei mi guarda e vede esattamente chi sono e cosa provo e lo accetta. E non prova a cambiarmi, non vuole cambiarmi.
Quella persona.. Ci sono miliardi di persone là fuori, ma credo proprio che lei sia unica!”
Owen ci trasmette quanto Cristina, sia una persona unica, che ama profondamente e che accetta l’altro per quello che è.
Se non le piaci, non se lo fa ripetere due volte per dimostrartelo, ma se raggiunge con te la giusta sintonia diventa la tua persona.
Non ci saranno mai abbastanza parole per descriverla. E’ una forza della natura. Questo è quanto.
Non è impossibile un rientro di Sandra Oh nel cast di Grey’s Anatomy, lo dimostrano le sue parole ”sarei più che felice di tornare”.
Non ci resta che ricordarla per quello che è stata e sperare in un suo ritorno.
Viviana Di Paola