Martedì 26 giugno Daniela Guidi presenterà il suo romanzo d’esordio Buongiorno Doc presso la Libreria Raffaello sita in via Michele Kerbaker 35 (Napoli). Durante l’evento, che inizierà alle ore 18.30, interverranno in qualità di relatori lo scrittore Giuseppe Petrarca e la psicologa Sabina Garofalo. La moderazione sarà invece affidata alla giornalista Anna Copertino.
Daniela Guidi è nata a Napoli nel 1988 nel quartiere Sanità. Dopo la laurea in Audiometria e Audioprotesi, conseguita presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha quindi iniziato ad esercitare la professione nella sua città natale. Fin da giovanissima la Guidi è stata animata una forte passione per diverse forme artistiche, dal canto al disegno, che l’ha condotta verso la pratica, inizialmente privata, della scrittura di cui Buongiorno Doc rappresenta la prima espressione pubblica.
Buongiorno Doc, edito da Apeiron Edizioni, racconta la storia di Martina, una ragazza apparentemente felice e realizzata grazie all’amore del marito Giorgio e alla propria indipendenza, il cui spirito è però messo a dura prova da eventi imprevisti. La rottura con la propria famiglia, al tempo stesso amata e disprezzata, catapulterà infatti Martina in un vortice di risentimenti e rancori che la renderà incapace d’amare e di emozionarsi. Questo fino all’incontro, ricco di passione, con un uomo dai modi semplici e diretti che riuscirà a trascinarla fuori dall’abisso in cui si apprestava a precipitare.
Buongiorno Doc: una straordinaria ordinarietà
Buongiorno Doc racconta una storia ordinaria, con protagonista una trentenne napoletana come tante, una donna ricca di contraddizioni e fragilità, incapace di comprendere del tutto i propri stessi desideri. Ma, proprio per questa sua ordinarietà, la storia di Martina appare dotata di una forza dirompente che la rende al tempo stesso straordinaria e paradigmatica: chiunque può infatti riconoscervi una parte di sé e del proprio trascorso riuscendo così a sentirsi un po’ meno solo e al tempo stesso appassionarvisi come a qualcosa di totalmente nuovo. Quella di Martina è una storia che lascia il segno.
Alessandro Ruffo