L’Avvoltoio di Giuseppe Petrarca è un romanzo dai contenuti forti. Nasce dall’orrore provocato nell’autore da avvenimenti di cronaca talmente tragici da mettere in discussione la nostra stessa nozione di umanità. L’opera, edita da Homo Scrivens nel maggio del 2018 e da noi recensita, si addentra nel torbido mondo del traffico d’organi, approfondendone i legami con il dramma dell’immigrazione.
Centrale nel romanzo è la denuncia del quotidiano sacrificio di vite umane in nome di un facile guadagno, a discapito di qualsiasi empatica pietà. L’Avvoltoio del titolo, ad esempio, è un medico che pratica espianti su minori, perfettamente consapevole di condannarli a morte. Ma ciò non importa, dato che quei bambini, figli di clandestini e quindi giuridicamente inesistenti, hanno la pelle di un altro colore. Un colore diverso da quello dell’Avvoltoio e dei suoi figli che, inconsapevoli, si godono una vita di lussi pagati con il sangue dei loro coetanei.
All’Avvoltoio e ai suoi “colleghi” si contrappone l’onesto e integerrimo commissario Cosimo Lombardo, già protagonista di altri due medical thriller nati dalla penna di Giuseppe Petrarca (Inchiostro Rosso e Corpi senza storia). La positività della sua figura e la profondità del suo impegno non bastano tuttavia a rincuorare il lettore che, col procedere del romanzo, si sentirà sempre più isolato tra esempi di crudeltà e indifferenza. Ed è proprio nella presa di coscienza dell’ingiustizia sociale che risiede la forza della denuncia del romanzo.
Giuseppe Petrarca
Giuseppe Petrarca vive a Napoli e lavora presso un primario gruppo assicurativo. Oltre a contribuire alla riflessione su tematiche umanitarie attraverso i propri romanzi, collabora con l’organizzazione “Medici Senza Frontiere“.
Il suo primo romanzo, Inchiostro rosso, denuncia gli illeciti di cui sono colpevoli le grandi case farmaceutiche allo scopo di aumentare i propri guadagni sfruttando la disperazione degli ammalati.
La sua seconda opera, Corpi senza storia, si sofferma invece sul mondo degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) attraverso la storia delle sofferenze fisiche e psicologiche da essi provocati sui pazienti ospitati. Esso è inoltre una denuncia del dilagante arrivismo tipico della contemporaneità.
L’Avvoltoio, invece, si occupa di immigrazione e traffico d’organi, con il continuo trapasso da umanità a bestialità.
Oltre ai romanzi del commissario Lombardo, Giuseppe Petrarca ha partecipato alla stesura dei volumi Scrittori per la pace, Napoletani per sempre e Diversamente amici.
La presentazione de L’Avvoltoio alla Libreria Raffaello
L’Avvoltoio, dopo aver condotto Giuseppe Petrarca alla conquista del Premio Internazionale Spoleto Art Festival 2018 e alla qualificazione tra i finalisti della prossima edizione del premio Garfagnana in Giallo Barga Noir, torna a Napoli per una nuova presentazione.
L’evento si terrà il 9 novembre alle ore 18.30 presso la Libreria Raffaello, sita in via Kerbaker 35. Oltre all’autore interverranno la giornalista Anna Copertino, la scrittrice Letizia Vincidomini e l’avvocato Carlo Spirito. La presentazione sarà inoltre accompagnata da una degustazione di vini curata da Patrizia Canova, presidente dell’associazione “L’angolo diVino“.
Alessandro Ruffo