Sleepers è un film del 1996, di Barry Levinson. È tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Lorenzo Carcaterra, autore statunitense dalle lampanti origini italiane, vissuto nel quartiere di Hell’s Kitchen, a New York City. La critica giudicò il film poco veritiero, ma l’autore non ha mai risposto a tale commento. Sleepers tratta di una storia agghiacciante, cruda e solo per stomaci davvero forti.
Sleepers: più che amici, fratelli (contiene spoiler)
Lorenzo Carcaterra, detto Shakes (Joseph Perrino), Michael Sullivan (Brad Renfro), John Reilly (Geoffrey Wigdor) e Tommy Marcano (Jonathan Tucker) sono quattro ragazzi che vivono ad Hell’s Kitchen. Ognuno di loro vive una situazione familiare piuttosto sgradevole e drammatica funestata ad esempio dalla presenza di un padre violento, ubriaco, o assente. Tutti loro sono poveri e vivono sognando un modo per fare soldi facili. Un modo che li possa finalmente far distingurere dalla malerba di Hell’s Kitchen.
Shakes, Michael, John e Tommy hanno pochi contatti con il mondo esterno, formato solo dalla loro amicizia fraterna. Il primo è il più bravo a scuola tra i quattro e nutre un certo interesse per la letteratura. Un suo insegnante, per questo, gli regalerà Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas. Le poche persone con cui stringono amicizia sono padre Roberto Carrillo (Robert De Niro), Carol Martinez (Minnie Driver) e King Benny (Vittorio Gassman).
Padre Carrillo è un prete che ci sa fare con i ragazzini: gioca a basket , dispensa consigli, e senza imporre nulla fa loro seguire la messa ogni domenica. In breve, diventa un punto di riferimento paterno e fondamentale. Carol è una ragazzina sveglia e disinvolta, unica presenza femminile del gruppo e futura ragazza di Michael. King Benny, invece, è il boss del quartiere. È un uomo elegante, gentile, che fa fare piccoli lavoretti ai protagonisti, dando loro qualche spicciolo facile.
La vita dei ragazzini scorre monotona nell’estate del 1967 fino a quando Shakes non ha la malsana idea di derubare un venditore di hot dog. Nell’inseguimento i ragazzi, gettano via il carretto dell’uomo sulle scale della metropolitana, per non farglielo recuperare, ferendo però mortalmente un passante. I quattro verranno quindi inseriti nel riformatorio maschile Wilkinson: è l’inizio di un incubo senza fine. Condannati ad una pena di 18 mesi, i ragazzi saranno presi di mira dalla guardia Sean Nokes (Kevin Bacon) e dai suoi colleghi. Sottoposti ad angherie, vessazioni di ogni tipo, ma soprattutto ad abusi sessuali, una volta usciti dal riformatorio decideranno di non rivelare nulla a nessuno.
Il film prosegue poi portandoci nel 1981, quattordici anni dopo “quella brutta vicenda”. Ormai adulti, John (Ron Eldard) e Tommy (Billy Crudup) sono diventati killer e tossicodipendenti. Si trovano in una tavola calda, e ad un certo punto notano una persona dal volto ben conosciuto. Si tratta di Sean Nokes. I due lo raggiungono e gli chiedono se si ricordasse di loro. Nokes sembra aver dimenticato ma i due decidono di sparargli ugualmente, uccidendolo. Vista la gran mole di testimoni ora i due hanno bisogno di un avvocato.
Il film non lo specifica, ma è abbastanza implicito che nonostante le estreme differenze di vita, i quattro protagonisti siano rimasti amici. Michael (Brad Pitt), ora procuratore distrettuale, trova un modo per farsi affidare il caso. Lorenzo “Shakes” (Jason Patric) si occupa di rubriche in un quotidiano ha intanto trovato informazioni sugli uomini che abusarono di lui e dei suoi amici. Le altre tre guardie hanno avuto percorsi di vita diversi. Adam Styler è un poliziotto corrotto, Ralph Ferguson lavora nei servizi sociali, mentre Henry Addison per il sindaco.
A John e Tommy viene affidato un avvocato d’ufficio, uno stanchissimo uomo di nome di Danny Snyder (Dustin Hoffman), convinto da King Benny a lottare per provare l’innocenza dei due. Serve però un testimone e padre Carrillo pare l’uomo giusto. Con un espediente, Carrillo riuscirà quindi a evitare l’incarcerazione di John e Tommy.
La pellicola si conclude con un’ultima serata trascorsa insieme dai quattro e da Carol. Purtroppo, John e Tommy moriranno poi giovanissimi. Il primo per una bottiglia di gin distillata illegalmente, l’altro assassinato.
Sleepers: sradicarsi o restare nel prato d’origine
La delinquenza, la mafia, gli omicidi e la droga sono elementi che hanno sempre interessato la cinematografia, come i libri. Sleepers, libro e film discusso, racconta di quanto un ambiente malfamato, una famiglia sfasciata e punti di riferimento radicalmente opposti (padre Carrillo, King Benny) possano far crescere giovani adulti molto diversi tra loro.
L’interrogativo più forte e impellente nasce da un dubbio. Come hanno fatto Michael e Lorenzo “Shakes” a salvarsi dal tragico destino a cui sembravano destinati? E perché John e Tommy, invece, non ce l’hanno fatta?
Fin da piccoli, i quattro hanno manifestato caratteri diversi, com’è normale che sia. John e Tommy erano quelli più rancorosi, arrabbiati nei confronti della vita. Michael e Lorenzo sono sempre stati più rassegnati e diplomatici. D’istinto, sorge naturale affidare a Michael e Lorenzo una sorte più florida, più serena. Inoltre, John e Tommy sembrano essere pià giovani, cosa che sicuramente acuisce ulteriormente l’impatto dei traumi vissuti. Forse, la capacità di sradicarsi dal prato d’origine è tipica dei caratteri più temperati e saggi.
È importante sottolineare, anche, che Michael aveva avuto un altro punto di riferimento, quello sentimentalel. L’amore di Carol gli ha infatti donato speranza dimostrandogli come, anche in un quartiere come Hell’s Kitchen, sia possibile trovare barlumi di felicità.
Ma il punto più contestato dalla critica resta un altro. Padre Roberto Carrillo è posto ad un bivio, davanti al tribunale e alla Bibbia: mentire, salvando le sue pecorelle smarrite, o dire il vero, condannandole? A Carrillo, Lorenzo decide di rivelare la verità su quanto subito al riformatorio. Addoloratissimo, sconvolto ed agghiacciato, Carrillo sceglie la via di una giustizia del tutto personale, esente dalla legge, esente da una moralità spicciola, che affonda le radici nel bene profondo provato dall’uomo per quattro ragazzi abbandonati da Dio e dai genitori.
Come un padre che accoglie con più gioia il figlio più scalmanato e problematico che quello educato e tranquillo, Roberto Carrillo giustifica l’uccisione di Sean Nokes come un atto necessario. Perché il dolore causato da questa guardia ha definitivamente spezzato la psiche già fragile di due bambini, che non si sono mai più ripresi, trasformandoli in killer. Il film non mostra una bugia bianca, una bugia a fin di bene, mostra una bugia che salva due omicidi.
La pellicola, e precedentemente il libro, non ha però l’intenzione di santificare due assassini. Quello che Sleepers rende esplicito è che, dove la legge non arriva, alcuni uomini scelgono di fare da sé. Perché sono arrabbiati e perché non ce l’hanno fatta a trovare qualcosa di bello nel mondo. Altro fulcro del film è il rapporto con il Conte di Montecristo. Come il conte, John e Tommy sono infatti ossessionati dalla vendetta, che li perseguita come un oscuro fantasma. A differenza del conte, però, essi si faranno inghiottire del tutto.
Aurora Scarnera