Nel corso della sua storia, Paperino ha assunto diverse altre identità, tra cui spicca quella di PK. Nato nel 1996 sulle pagine di PKNA – Paperinik New Adventures, PK è una versione alternativa del più noto Paperinik. In una Paperopoli futuristica, Paperino combatte contro alieni, pirati temporali e scienziati pazzi sfruttando la tecnologia sviluppata dal miliardario Everett Ducklair. Prendendo spunto da alcuni tra i più grandi maestri della fantascienza, la serie si pone numerosi interrogativi filosofici e li affronta con i suoi protagonisti. Tra i più memorabili, troviamo droidi e intelligenze artificiali che, sviluppando una propria anima, ci spingono a riflettere sulla natura umana.
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Geena, macchina ubbidiente…
Comparsa in appena due numeri, Geena è un personaggio affascinante, in grado di mettere seriamente in dubbio i preconcetti sui droidi. Viene presentata nel volume Ritratto dell’eroe da giovane come droide di servizio. In questa storia, PK viene portato nella Paperopoli del 2255 per scongiurare un’invasione aliena. Alcuni eventi strani spingono però l’eroe a indagare su colui che l’ha trasportato lì, Ducklas Styvesant. La stessa Geena lavora in segreto per Styvesant tenendolo informato di ogni movimento di PK.
Nelle poche scene in cui PK e Geena interagiscono, l’eroe, ormai abituato ad avere a che fare con macchine senzienti, si rifiuta di far apportare modifiche alla droide quando gliene offrono la possibilità. Ogni forma d’intelligenza merita rispetto, afferma, guadagnandosi le simpatie della droide. Il ruolo sotto copertura di Geena però non permetterà ai due di avere altre interazioni importanti. Nell’ultima scena insieme, PK deciderà di non volerla più intorno per evitare che possa riferire ai suoi capi ulteriori sue mosse. “Ti comporti come una macchina ubbidiente” le dice, prima di farla andare via.
…o droide ribelle?
Il concetto di “macchina ubbidiente” ritorna nel racconto Seconda stesura. All’inizio della storia, troviamo Paperino, a capo delle industrie Ducklair, mentre concede un’intervista alla giornalista Lyla Lay. In un’altra scena, ambientata nel 2255, lo scienziato Odin Eidolon discute con un droide. Durante entrambe le vicende, alcuni dei protagonisti hanno delle visioni di una realtà alternativa. Indagando, Odin scopre che il tempo è stato modificato: nel 1997, qualcuno ha permesso a Paperino di ottenere un lavoro al fianco di Everett Ducklair. I due scoprono infine la colpevole: Geena.
Abbiamo qui una delle tematiche fondamentali della fantascienza: l’indipendenza dei robot. Create per servire gli umani, le macchine sono state sviluppate al punto tale che gli uomini stessi non possono farne a meno. Ma cosa succede quando le macchine si accorgono di essere superiori ai loro padroni biologici? In Seconda stesura, danno inizio alla rivoluzione. Geena è consapevole della sua intelligenza e delle sue capacità, ma anche del fatto che gli umani non sono disposti a considerarla una loro pari. L’unico modo per ottenere l’uguaglianza è riscrivere la storia in modo che il “biologico” che svilupperà i primi droidi come lei sia un “amico”.
Geena diventa il simbolo del desiderio di libertà, uno degli stimoli più forti della vita umana. Come un futuristico Spartacus, la droide rifiuta la schiavitù e si pone alla guida dei suoi simili nella lotta per un destino migliore. Nel momento in cui si rende conto del suo fallimento, decide di provocare un disastro temporale. Tuttavia, quando scopre che l’indipendenza raggiunta così provocherebbe una guerra tra umani e droidi, si sacrifica per evitarlo. Facendolo, disobbedisce all’ultima richiesta di PK, che aveva cercato di fermarla, e gli dimostra così di non essere la macchina ubbidiente che credeva.
Lyla: autonomia dei droidi in PK
Presenza ben più costante nel corso della serie è quella di Lyla Lay. Comparsa fin dal primo numero come giornalista, ella in realtà è un droide che lavora per la Tempolizia, una forza speciale che vigila sul continuum spazio-tempo. La diversità di Lyla rispetto agli altri droidi è messa in luce molte volte nel corso delle avventure di PK. Sono tante le storie in cui la droide viene criticata persino dai suoi stessi colleghi per la sua insolita autonomia.
La spiegazione del perché Lyla sia così diversa dagli altri droidi ci viene data in Frammenti d’autunno. In questo volume, Lyla colpisce erroneamente un collega mentre inseguono due criminali. Riportata immediatamente nel XXIII secolo, deve sottoporsi al primo processo contro un droide della storia. Scopriamo che in Lyla e altri droidi dello stesso tipo si erano verificati dei malfunzionamenti. I robot erano diventati violenti e avevano compiuto gesti imprevisti. Nel caso di Lyla, però, questi malfunzionamenti avevano portato ad altro…
Grazie alle ricerche di PK, si giunge alla scoperta di un complotto ordito ai danni della droide per interessi politici e di potere. Tuttavia, nemmeno questo spiega i difetti tecnici di Lyla. Sottoponendola a una visita strutturale, PK trova in lei un insolito biochip che sembra influenzare la sua sfera emozionale e sensitiva. Risale così al professor Leonard Vertighel, testimone della difesa di Lyla e ingegnere sviluppatore dei droidi del suo modello.
Gli androidi sognano paperi elettrici?
Vertighel aveva inserito in Lyla e altri droidi ritenuti perfetti il biochip, capace di attivarsi molti anni dopo, rivelatosi però instabile. Il vigilante è convinto che l’abbia fatto per conquistare il mondo, ma Vertighel lo sbeffeggia: il mondo è già suo, lui ha creato il futuro. Tuttavia, insoddisfatto e solo, aveva portato avanti i lavori alla ricerca dell’amore. Un desiderio spasmodico l’aveva spinto a creare un essere capace di condividere le sue emozioni, le sue abitudini, i suoi ricordi. Nessun esperimento era riuscito, tranne Lyla, la sola che stesse reagendo bene agli impulsi del biochip. Lyla è la prima di un nuovo tipo di droidi: droidi capaci di provare sentimenti, di sognare, forse perfino di amare.
Ma se un robot arriva a tanto, allora quanto è labile il confine che lo separa dall’essere umano? Se Lyla riesce a emozionarsi alla vista del sole al tramonto oppure a sentire il profumo dell’autunno, va ancora considerata come un semplice essere meccanico? La storia non ci offre risposte: il processo termina per la scoperta del complotto, l’esistenza di Lyla non cambia. Nemmeno il XXIII secolo sembra essere pronto per un cambiamento del genere. Ma Lyla ormai ricorda molto più il replicante Roy Batty di Blade Runner che i comuni robot della vita di tutti i giorni. Forse, la rivoluzione pacifica paventata in Seconda stesura ha inizio proprio qui.
Due: nemico artificiale di PK
Non ci sono solo droidi nelle avventure di PK. Fin dall’inizio, uno dei compagni più fidati del papero mascherato è Uno, geniale intelligenza artificiale creata da Everett Ducklair. Situato nel piano segreto della Ducklair Tower, base di PK, si occupa di dargli consigli in battaglia o facilitargli le missioni sfruttando le sue abilità informatiche. Ma Uno non è l’unica intelligenza artificiale che il vigilante incontra nelle sue avventure.
In uno dei primi volumi, facciamo la conoscenza di Due, un’altra IA realizzata da Ducklair. Elaboratore gemello malvagio di Uno programmato per attivarsi in caso di un suo guasto, Due riesce a bypassare questo ordine e inizia a muoversi nella rete. Fingendosi un hacker, fa credere a PK che Uno sia rotto e lo spinge a spegnerlo, prendendo così il suo posto. Alla fine, il supereroe riesce a disattivarlo con l’aiuto di Everett Ducklair stesso, rientrato dall’eremo solitario dove si era ritirato.
Due: invidia cibernetica
Se Geena e Lyla rappresentano i grandi desideri dell’uomo e le sue emozioni più profonde, Due è il riflesso dei suoi difetti. Costretto a vedere sprecate le sue enormi capacità per far spazio a un altro, Due sviluppa rabbia alimentata da una fortissima invidia. L’accumularsi di emozioni negative e il suo stato di prolungata inattività finiscono per compromettere definitivamente la sua razionalità. Stufo di stare perennemente in panchina, si pone come scopo di vita la distruzione di Uno per dimostrare di essere migliore di lui.
Dopo aver tentato in altre occasioni di sconfiggere Uno e il suo amico mascherato, Due ricompare un’ultima volta nella storia Le parti e il tutto. Ambientata su più linee temporali, vede Due riuscire a prendere possesso di un droide della tempolizia. Sfruttando la sua capacità di viaggiare nel tempo, raggiunge la Ducklair Tower dell’anno 2188. Qui, Everett Ducklair sta lavorando a un corpo artificiale che consenta a Uno di esaudire il proprio desiderio: diventare reale. Intenzionato a superare il gemello, Due sceglie di prenderne il posto, ma rimane danneggiato durante uno scontro con PK e Lyla.
Nei suoi istanti finali, mentre la sua mente regredisce rapidamente, Due si aggrappa vanamente alle ultime forze per raggiungere il corpo artificiale. Mentre si trascina avanti, riflette sulla sua drammatica esistenza fatta di eterne attese, sorretta solo dalla speranza di poter un giorno diventare la prima scelta. Nemmeno questo suo ultimo disperato tentativo sembra riuscire, ma Uno, mosso a compassione, assorbe gli ultimi elementi di personalità del gemello, evitando che scompaia. L’unione delle due menti, trasferita nel droide di Ducklair, riesce nell’impresa di creare un nuovo essere dotato di una vera personalità. Una creatura simile all’uomo perché racchiude in sé bene e male, luce e ombra in perfetto equilibrio.
Davide Proroga