Classe '92, Chiara Orefice si è laureata in Linguistica a Roma. Ha un bizzarro rapporto con la lingua italiana, l'università e gli intrecci inverosimili, ma il tempo in qualche modo lo impiega.
Dal sogno che furono negli anni 30, alle contestazioni dei 70, alle grandiose trasposizioni di oggi: breve storia dei musical per chi li ama e chi li odia.
Definito come uno dei migliori prodotti Netflix, Bojack Horseman ha qualcosa che si potrebbe definire “strano”, ma in virtù di ciò è assuefacente e geniale.
Interpretato da Hugh Laurie, Dr. House zoppicò lungo corsie d'ospedale per otto anni e otto stagioni: fu uno dei medical drama più influenti di sempre.
Ernesto Pagano firma il documentario sulla Napoli da poco islamica, Napolislam. Nessuna divulgazione teologica né fanatismo: solo quotidianità e dialogo.
Nicolas Winding Refn, tra suggestioni nordiche e influenze del cinema americano, maestro dell'estetica e del sangue, è ora al cinema con The Neon Demon.
1988, referendum in Cile, poter dire no a Pinochet. Questo racconta "No – I giorni dell’arcobaleno": quanto forte possano urlare la speranza e l'allegria.
Xavier Dolan, regista canadese, a 26 anni ha vinto il Grand Prix del medesimo Festival con il suo sesto lungometraggio, “Juste la fin du monde”. Ma chi è?
La saga dei Pirati dei Caraibi, tra fiaba mito e gusto barocco, è già parte della cultura pop, così come la figura di Johnny Depp nei panni di Jack Sparrow.
"The Dressmaker - il diavolo è tornato" è una commedia che mescola grottesco, humor nero, western australiano e vendetta, con una bella Winslet a dominare.
Undici anni fa James McAvoy fu il Sig. Tumnus nelle Cronache di Narnia. Dopo alti e bassi oggi è un giovane Dr. Xavier, al cinema con X-Men - Apocalisse.
Sarà probabilmente la nuova Mary Poppins! Chi se la ricorda ne Il Diavolo veste Prada? Dai tacchi a spillo al polveroso Messico di Sicario, ecco Emily Blunt.
Lui è tornato. È il 2014 e Hitler è qui. E quando alla TV urla: “D’ora in poi si andrà indietro nel tempo!”, il pubblico esplode in ovazioni estasiate.
Qual è lo scopo di "Victor: la storia segreta del dott. Frankenstein"? Boh, è così pieno di steampunk e fulmini che qualunque messaggio ci fosse si è perso.
Ben Affleck, al cinema con Batman v Superman, è un omone dalle palpebre a mezz'asta che con stoicismo prosegue la sua carriera, tra Razzie Awards e Oscar.
Paolo Sorrentino - regista premiato agli Oscar per La Grande Bellezza, odiato, applaudito e discusso per Youth - è un innegabile ed inguaribile napoletano.
Nel maggio 2013 Giulio Andreotti muore. Poco dopo esce La mafia uccide solo d'estate di Pif; nel 2008 era uscito Il Divo di Paolo Sorrentino: un confronto?
Luca Marinelli (al cinema con "Lo chiamavano Jeeg Robot") è un filtro: non si annulla né prevarica sul personaggio, ma ne è il passaggio verso la realtà.