Varie teorie sociali hanno approfondito il fenomeno dell'imperialismo romano. Tra le cause più citate, figurano innanzitutto quelle culturali ed economiche.
Scopriamo le logiche culturali ed economiche alla base della gentrification, che consiste nella trasformazione di un quartiere popolare in uno residenziale.
La geopolitica critica cerca di decostruire le grandi narrazioni della geopolitica, mentre l'antigeopolitica di porre l'attenzione sulle teorie alternative.
I 21 punti per l'ammissione alla Terza Internazionale comunista del 1920 ci offrono una prospettiva illuminante sul rapporto tra socialismo e comunismo.
Il neoconservatorismo, una delle dottrine politiche più controverse della nostra epoca, nasce da un avvicinamento tra il liberalismo e le tesi repubblicane.
Il regionalismo è uno dei fenomeni più importanti della politica contemporanea: si caratterizza per la richiesta di sostituzione dello Stato con le regioni.
Secondo il sociologo Charles Tilly, la nascita degli Stati moderni sarebbe stata legata a qualcosa che solitamente assoceremmo alla distruzione: la guerra.
Secondo il sociologo Michael Billig, l'identità nazionale viene comunicata attraverso le pratiche quotidiane di quello che egli chiama "banal nationalism".
Il diritto e la sociologia ci danno una definizione dello Stato molto simile, che pone l'accento sul dualismo tra comunità e organizzazione di governo.
Oltre che dalle classi, la gerarchia di una società è costituita anche, secondo Max Weber, da raggruppamenti detti "Stande", in italiano "gruppi di status".
Il sociologo Talcott Parsons propone una descrizione della famiglia moderna che individua nella socializzazione dei bambini il suo compito fondamentale. La sua analisi, però, è soggetta a molte critiche a causa del suo etnocentrismo.
Da Karl Marx alla Rivoluzione russa, scopriamo in che termini è stato pensato il rapporto tra socialismo e comunismo, ma anche come è cambiato nel corso del tempo.