La pratica della doppia sepoltura era molto diffusa in Campania. In particolare, ad Ischia ritroviamo una delle testimonianze più interessanti di questo fenomeno: il cimitero delle monache.
Villa Ebe è una costruzione abbandonata situata sul lato occidentale del Monte Echia. Noto come il Castello di Pizzofalcone, nasconderebbe simboli massonici.
Magia e superstizioni sopravvivono nelle tradizioni di oggi, manifestandosi nei momenti più importanti della vita dell'individuo: la gravidanza e il parto.
Salvatore Di Giacomo ci fornisce un quadro idilliaco di Marechiaro, reso immortale in quella che diventò una delle sue canzoni più famose: A Marechiare.
Il culto della fertilità appartiene alla tradizione pagana. Tuttavia, i segni di questa cultura sopravvivono nei rituali ancora oggi praticati sul suolo partenopeo.
La Galleria Umberto rappresenta il centro del commercio napoletano, ma è anche un luogo custode di numerosi simboli della tradizione esoterica. Alcuni di essi sono legati alla simbologia massonica.
La melagrana è il frutto legato a Persefone. Esso rappresenta, in egual misura, la vita e la morte. Un simbolo pagano nascosto nei luoghi sacri di Napoli e dintorni.
Molte sono le storie narrate dalle voci del popolo incentrate sulle janare e sulle loro fatture. Alcuni racconti hanno del verosimile, altri si confondono alle leggende, rendendo ancora più suggestiva la storia locale.
Il volto multiculturale della Campania si manifesta nelle tradizionali ricorrenze, che contribuiscono a rafforzare il senso di appartenenza e di attaccamento alle radici. La Pasqua rappresenta uno dei momenti in cui tradizione e simbolismo si intrecciano, lasciando spazio a rituali che trovano le proprie origini in un remoto passato.