Il filosofo Harry Frankfurt tenta un'analisi filosofica delle stronzate. Nell'arco del saggio delinea gli aspetti essenziali delle stronzate e di coloro che ne fanno uso, fondando il tutto su alcune caratteristiche della società contemporanea.
Nella filosofia di Judith Butler, elaboratrice di questioni legate al sesso, al genere e al corpo, è ben evidente la matrice hegeliana se non idealistica
Marshall McLuhan(1911-1980) rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, all'interno dell'ambito della riflessione su mass-media. Le sue argomentazioni sono spesso presentate in tono provocatorio. Le sue teorie sulla comunicazione e il suo stile di scrittura fanno di lui un pensatore sui generis.
L'uomo moderno è irrequieto, proteso verso il futuro, ma incapace di prospettare uno scopo reale. Con queste parole Achenbach si esprime sulla difficoltà da parte dell'uomo di raggiungere la quiete interiore e invita ad una riscoperta della sapienza antica e con essa della più autentica condizione umana.
Dalla Spagna agli Stati Uniti, da Ortega y Gasset a James Burnham: una riflessione sulla tecnocrazia, che ha caratterizzato la storia economica e politica del secolo scorso.
Jacques Rancière, tra quanti in Francia nel 1965 lavorarono a "Lire le Capital" insieme con Louis Althusser, presenta una teoria estetica che ben si adatta e all'ascesa delle democrazie liberali e a un'indagine post-moderna della (bio)politica. La fabbrica del sensibile lavora per una sua distribuzione particolare.
Maria Zambrano è una delle più importanti filosofe del Novecento. L'esperienza dell'esilio dalla Spagna, dilaniata dalla guerra, induce la pensatrice a meditare sulla cultura occidentale.
Richiamandosi alle indagini fenomenologiche husserliane, Merleau-Ponty ci offre una nuova modalità di approccio a temi come: corpo, percezione e cogito.
Plessner classifica gli organismi viventi in base alla loro "posizionalità", ovvero la posizione che occupano nel mondo, e quella dell'uomo è eccentrica.
Michel Foucault, autore de "La storia della follia nell'età classica", ha modificato, attraverso le opere di archeologia, lo sguardo gettato sul soggetto.
Riflettendo su possibilità e limiti del linguaggio, Wittgenstein perviene a una distinzione fondamentale fra sfera del dicibile e ambito dell'ineffabile. La comprensione dell'incondizionato è affidata ad un'intuizione caratterizzata dal silenzio.
Il dibattito tra Habermas e Ratzinger su democrazia, religione e fondamentalismi ci offre l'esempio di un dialogo interculturale rispettoso e tollerante.